In avvicinamento alla grande kermesse estiva in calendario nel mese di giugno, conosceremo un diverso calciatore Crese Cup ogni settimana. Ogni lunedi fino al via ufficiale dei tornei un ‘faccia a faccia’ con un giocatore che ha vissuto in prima persona le emozioni del torneo di calcio più chiacchierato in regione. Il settimo protagonista del nostro viaggio è Elvio Di Donato, vincitore Crese Cup 2010 e finalista dell'ultima Crese League, cannoniere di razza ed anche per questo autentico spauracchio per molte difese sul sintetico di Borgo San Sergio.

In vista dell'estate al Crese, quali e quanti tornei hai disputato?

Mi tengo allenato, quest'anno ho fatto il 'Città di Trieste' con cadenza di una volta a settimana. Lo faccio principalmente per divertimento, perchè tanti dei ragazzi con cui gioco sono prima di tutto amici. Ne è contenta anche mia moglie, buttandola sul ridere concordiamo sia una buona cosa anche per farsi una doccia (ride). Noto però da qualche tempo a questa parte la presenza in questi tornei di tanti ragazzi giovani, dovrebbero esserci invece un po' più 'vecchietti', noi ci mettiamo la qualità e l'esperienza, ma quando devi rincorrere un classe '93 o '94, diventa duretta!

In passato sei stato anche giocatore a undici. Quali sono state le tappe più significative del tuo percorso?

Ho smesso da qualche anno, ma senza ombra di dubbio dico Trieste Calcio e quindi Borgo S. Sergio. Quella società ce l'ho nel cuore, tant'è che una volta appese le scarpette al chiodo per quanto concerne il calcio a undici, mi sono dedicato ad allenare i giovanissimi regionali, insieme a Marco Luiso. Negli ultimi anni ho avuto due bimbi, quindi per la prossima stagione vedremo se ci saranno i presupposti per continuare, conciliando gli impegni.

Per ora me la godo e mi diverto tantissimo, l'entusiasmo dei ragazzi è la cosa più bella in assoluto, è contagioso e dà soddisfazione. Oltretutto mi cimento nelle classiche attività prima dell'allenamento (es. il calcio tennis), trovo che vivere quei momenti con spensieratezza insieme ai giocatori sia qualcosa di impagabile.

Hai una perla da raccontare? Un gol di quelli che non dimenticherai mai?

Possiamo dire che ogni gol ha una sua storia, un suo significato, una sua forza. Di reti ne ho fatte tante ma non ne sceglierei una in particolare, le trovo tutte a modo loro importanti. Se poi servono pure per vincere...

C'è un giocatore, del passato o del presente, al quale ti ispiri pensando al tuo modo di interpretare il calcio?

Ho qualche annetto (ride) e non vorrei rischiare di ricordare giocatori troppo datati, se però penso al gioco del calcio, alla completezza, alla classe, alle giocate memorabili che ha regalato, dico Marco Van Basten. M'ha fatto vivere l'adolescenza calcistica spesso e volentieri a bocca aperta. Un autentico extraterrestre.

Parlando di Crese Cup, a quante edizioni hai partecipato?

Ricordo, a parte le primissime edizioni in Via Soncini, praticamente tutte le altre, quindi ho partecipato alla maggior parte delle edizioni. Ho vinto la Crese Cup nel 2010, mentre l'anno scorso ho conquistato il Crese over 35, oltre alla finale Crese League, persa contro Zanutta anche per aver giocato con l'uomo in meno in pratica per tutto il match.Ogni anno comunque mi sorprendo perchè nonostante l'età cresca, i giovanotti continuano a chiamarmi (ride)!

Hai qualche consiglio per migliorare la formula Crese Cup?

Sulla formula e i tornei direi di no, negli ultimi anni tutto è ulteriormente migliorato, rendendolo un evento importante, qualcosa che a Trieste non ha eguali. Se posso dare un consiglio, forse cercherei di rendere meno fitto il calendario per chi si trova a partecipare a più tornei, nella settimana decisiva il recupero diventa difficile, se uno deve giocare 4-5 partite. Per il settore giovanile invece, ricordo con grande piacere un camp 'Non solo calcio' organizzato da me e Giuliano Vianello, sempre a Borgo San Sergio. Non solo calcio perchè c'erano tantissime discipline, non necessariamente sportive in senso stretto: dal calcio al volley, dal calcio tennis alla corsa dei sacchi, la gara delle clanfe, i gavettoni ai mister alla fine di ogni giornata, premi ogni giorno per i piccoli partecipanti. Il consiglio che vi do è proprio questo, almeno per il camp novità della prossima estate: per quanto possibile variegate la proposta, e non vincolate i bimbi alle 'regole non scritte' del calcio che vivono durante l'anno a livello agonistico. Fateli divertire!

Delle edizioni vissute da protagonista, c'è un momento che metteresti su un piedistallo rispetto agli altri?

Finchè le forze, la passione, il fiato ed un po' di sana ambizione mi assistono, il momento da mettere sul piedistallo sul sintetico di Borgo sarà sicuramente il prossimo (ride)!

A livello individuale, quale giocatore vorresti avere sempre nella tua squadra?

Per una questione di cultura calcistica, sportività, tecnica e mentalità, ammiro molto giocatori della 'scuola serba' come Acic e Djuricic, giusto per citare quelli che mi balzano alla mente subito. Quanto ai 'prodotti nostrani' direi Velner, Fantina Christian, ma più in generale tutti quei giocatori che sappiano dare del 'tu' al pallone, giocando con passione.

L'avversario che invece vorresti evitare a tutti i costi?

Guarda, la forza dell'avversario non è un problema, anzi, più è tosto la partita è bella e stimolante, ti spinge a misurarti anche con i tuoi limiti, spesso portando a gare tirate e spettacolari. Quello che non sopporto è l'avversario che per partito preso la butta troppo in polemica, sfociando nell'antisportività, rendendo la partita troppo spezzettata.

Appuntamento a quest'estate con Crese Cup?

Naturalmente si. Devo ancora fare un po' di conti perchè m'han già contattato più squadre per partecipare. Sarò però sempre più che contento di partecipare ad una manifestazione così prestigiosa e popolare, quindi ci vedremo a giugno a Borgo San Sergio!