ULTIME NOTIZIE
logo-youtubelogo-facebooklogo-twitterlogo-emaillogo-telefono


Crese Intervista - Piero Manosperti

In avvicinamento alla grande kermesse estiva in calendario nel mese di giugno, conosceremo un diverso calciatore Crese Cup ogni settimana. Ogni lunedi fino al via ufficiale dei tornei un ‘faccia a faccia’ con un giocatore che ha vissuto in prima persona le emozioni del torneo di calcio più chiacchierato in regione. L'ottavo protagonista del nostro viaggio è Piero Manosperti, autentico 'talismano' dalle parti di Borgo San Sergio in quanto non solo apprezzato portiere del Trieste Calcio, ma anche preziosissimo elemento dello staff organizzativo Crese Cup.

Piero, giochi nel Trieste Calcio (quindi a Borgo), collabori attivamente all'organizzazione Crese Cup, non temi il conflitto d'interessi?

Guarda, sinceramente no. Da anni ho un accordo col presidente De Bosicki, dal canto suo non ha mai manifestato alcun problema per questa cosa anzi, per me è solo un piacere contribuire all' organizzazione di questo evento, e il presidente ne è più che felice..

Estremo difensore al Trieste Calcio, stagione tutto sommato positiva che ne pensi?

Direi di si, anche se ai nastri di partenza puntavamo alla promozione diretta in Eccellenza vincendo il campionato. Comunque sia la nostra stagione non è certo finita, abbiamo conquistato i playoff, e naturalmente vogliamo giocarcela fino in fondo.

Il tuo percorso come calciatore? Le tappe più significative?

E' una storia molto semplice, fatta di poche tappe ma molto importanti. Ho iniziato nei pulcini del Ponziana, poi dopo due anni sono passato al Trieste Calcio, un legame indissolubile che prosegue da allora partendo da tutta la trafila nelle giovanili, difendendo ora i pali della prima squadra.


Hai una perla da raccontare? Il 'paratone' della vita?

La parata '5 stele' probabilmente no, ma se penso ad un momento in partticolare, sceglierei un'intera partita. L'anno scorso a Reana del Roiale in casa della Reanese, occorreva un punto per salvarci. La gara terminò a reti inviolate, ci salvammo,e questo fu possibile anche grazie a qualche mio intervento importante. Sicuramente una domenica che porterò sempre dentro di me.

C'è un giocatore, del passato o del presente, al quale ti ispiri pensando al tuo modo di interpretare il ruolo di portiere?

Considerando gli standard attuali forse non molti saranno d'accordo con me. Penso però ad Abbiati, non quello dei tempi più recenti, ma a quello che consegnò di fatto al Milan il 16° scudetto con quella 'super parata' a Perugia su tiro di Bucchi. Ero piccolino ai tempi, vedere quell'intervento miracoloso fu come un'illuminazione.

Parlando di Crese Cup, a quante edizioni hai partecipato?

Il primo anno perme fu l'estate 2005, avevo 14 anni, se non ricordo male si giocò sul campo di Ponziana. Da lì in poi ho partecipato sempre, entrando nello staff all'età di sedici anni, contribuendo quindi non solo in campo ma anche fuori.

Hai qualche consiglio per migliorare la formula Crese Cup, visto che avrai il privilegio di poterlo dire non solo a noi, ma anche direttamente all'organizzatore Mattia Milazzi?

Direi di no, niente di particolare. Sicuramente però la crescita costante e graduale è un elemento da mantenere, così come la passione di Mattia e di tutto lo staff. Alla base non ci sono sponsor come quelli coinvolti in manifestazioni di grandissimo successo (ad es. la Bavisela), ma mantenendo questa passione e questo modo di lavorare e sviluppare idee, riuscire ad incrementare il successo di Crese Cup fino ad avvicinarsi ad eventi di simile portata, può non essere un sogno irrealizzabile.

Delle edizioni vissute da protagonista, c'è un momento che metteresti su un piedistallo rispetto agli altri?

Due anni fa, una partita diversa da tutte le altre. Quarti di finale Crese Cup, Marea 1 contro Marea 2. Partita speciale perchè tra due squadre composte da ragazzi che si conoscevano tutti benissimo, sia per essere compagni nella stagione agonistica, sia per essere grandi amici fuori dal campo. Una tensione molto particolare, con la voglia di spuntarla anche perchè poi quando ci si sarebbe incontrati in giro, sai che gusto a parlarne con gli sconfitti (ride). Per la cronaca vincemmo 3-2, per cui oltre alla componente simpatica dello 'sfottò' tra amici, fu anche una grande soddisfazione avere la meglio su elementi del calibro di Lionetti, Gulin e Miraglia, solo per citarne alcuni.

A livello individuale, quale giocatore vorresti avere sempre nella tua squadra?

Troppo semplice, Christian Fantina. Se però posso proporre una risposta un po' più completa, ti do un giocatore anche per gli altri reparti. In difesa sicuramente Cerar, giocatore concentrato ed arcigno come pochi. In mezzo al campo Milan Kocic, impegnato oltretutto quest'anno nella massima serie slovena. Tecnico, rapido, ispirato. Grande giocatore. Per l'attacco poi, nominando Christian ho già detto tutto.

L'avversario che invece vorresti evitare a tutti i costi?

Un po' perchè per lui sono il portiere più difficile da superare, un po' perchè anch'io lo ritengo una sorta di 'cecchino' quando inquadra la porta avversaria, senza grossi dubbi dico Christian Menichini.

Appuntamento a quest'estate con Crese Cup?

E ci mancherebbe altro! sia come organizzazione della manifestazione, sia come portiere della nostra squadra Crese Cup, non si può mancare. Il livello quest'anno sarà sicuramente più alto (considerando l'ufficialità del torneo 'registrato' alla FIGC). Quanto agli obiettivi, dal mio personale punto di vista vorrei chiudere questa intervista con una battuta. Con grande e sincera umiltà, la nostra squadra punterà alla vittoria finale!

Ultima modifica il
Vota questo articolo
(1 Vota)
Torna in alto
Share on Myspace

hit counter joomla