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Crese Intervista - Christian Fantina

Da molti anni l’estate a Trieste vive un appuntamento fisso all’insegna dello sport e del divertimento. Da qualche stagione, anche Udine ha iniziato a conoscerla ed apprezzarla. Di cosa stiamo parlando? Di Crese Cup, manifestazione sportiva con il calcio a 7 come piatto forte, ampliatasi negli anni fino ad abbracciare tante diverse discipline sportive: basket, volley, football americano, tornei ed emozioni assicurate per tutti, nessuno escluso. Grandi e piccini, ragazzi e ragazze, con grandi novità ad ogni edizione (quest’anno ad esempio ci sarà il battesimo del camp dedicato ai bambini).

In avvicinamento alla grande kermesse estiva in calendario nel mese di giugno, iniziamo oggi un percorso che ci porterà a conoscere un diverso calciatore Crese Cup ogni settimana. Ogni lunedi fino al via ufficiale dei tornei un ‘faccia a faccia’ con un giocatore che ha vissuto in prima persona le emozioni del torneo di calcio più chiacchierato in regione. La prima tappa del nostro viaggio ha per protagonista uno dei giocatori che più ha lasciato il segno nell’ormai lungo e prestigioso album dei ricordi Crese, al punto di conquistare la scorsa stagione il titolo di ‘Miglior giocatore Crese del decennio’. Conosciamo meglio Christian Fantina, attaccante 35enne in forza al Trieste Calcio.

Christian, come sta andando la stagione a livello personale?

‘Direi bene, abbiamo superato la boa di metà stagione non da molto e ho realizzato 7 gol, mi ritengo soddisfatto.’

E in campionato come vanno le cose? Siete in linea con gli obiettivi stagionali?

‘Siamo quinti a pari merito con i friulani dell’Ol3, tutto sommato una buona posizione. L’obiettivo vero è cercare di vincere il campionato, anche se oggettivamente ora come ora sembra difficile. I playoff ritengo comunque siano alla nostra portata e vogliamo fare di tutto per conquistarli.’

Christian, la tua carriera è stata lunga e ricca di soddisfazioni. Quali sono le esperienze che porti particolarmente nel cuore?

‘Bella domanda, non semplice rispondere. Pensandoci un attimo, metterei senza dubbio al primo posto le stagioni vissute a Muggia con due campionati vinti ed altrettanti successi in Coppa Italia. La serie D con le maglie dell’Itala San Marco e del Monfalcone, oltre alle annate col Ponziana nelle quali mi sono davvero divertito. Non posso poi dimenticare l’esperienza della preparazione estiva con la Triestina, quando gli alabardati militavano in serie B.’

Hai qualche particolare rimpianto nel non aver raggiunto i massimi livelli, considerate le tue indubbie qualità tecniche?

‘Guarda, è una cosa che mi han detto in tanti ma come ho risposto a loro così farò anche ora, senza alcun problema. Mi conosco, per raggiungere livelli altissimi occorre una testa che ai tempi non avevo, non voglio nascondermi e lo ammetto tranquillamente. So che probabilmente con un’altra mentalità sarei potuto arrivare a calcare palcoscenici più importanti, ma non rimpiango nulla e questo mi dà grande serenità, potessi tornare indietro rifarei ogni cosa senza cambiare una virgola.’

Carriera lunga e tanti gol realizzati, ne metteresti uno in particolare in cima rispetto agli altri?

‘Altra domanda tosta, sceglierne uno su tutti non è facile. Ne ricordo più di uno, provo a comporre una sorta di podio: il bronzo lo darei alla rete messa a segno quest’anno contro lo Zaule in Coppa Italia; l’argento lo scorso anno, gol contro il Vesna appena entrato in campo, una grande soddisfazione. L’oro lo darei sicuramente ad una rete realizzata ai tempi del Ponziana, rovesciata vincente contro il Centro Sedia, un gol veramente bellissimo.’

Sei una delle istituzioni dei tornei Crese Cup, a quante edizioni hai partecipato?

‘Se includiamo la prossima, sarà la nona estate vissuta in prima linea.’

C’è qualcosa a tuo parere che vorresti fosse migliorato, o che comunque manca a Crese Cup?

‘Non lo dico per fare un piacere a nessuno ma perché lo penso, non cambierei nulla ma proprio nulla. Anzi, negli ultimi due anni sono state aggiunte altre novità e discipline e la trovo una cosa fantastica. L’atmosfera che si respira, il pubblico, tanto di cappello davvero all’organizzazione di questa grande manifestazione.’

Hai un momento ‘top’ che ti andrebbe di selezionare, tra quelli vissuti durante Crese Cup?

‘Lo dico sinceramente, oltre alle emozioni che può regalare il campo, in tutte le edizioni il momento che porto dentro più volentieri è quello che nel rugby si chiama terzo tempo. Il chiosco, il dopo-partita con i compagni e magari gli avversari nel tavolo accanto, qualche caraffa in compagnia tra risate e piacere nello stare assieme. Ecco, questi sono i momenti che reputo più belli. Ora che ricordo meglio però, un momento di campo a dire il vero emerge su tutti: anche se vissuta purtroppo da avversario, la punizione magistrale di Nicolò Giraldi nella finale persa qualche stagione fa contro il Tritolo. Un gol meraviglioso, da lasciare letteralmente senza fiato. L’unica pecca, ripeto, è che si sia trattato di una rete subita.’

Torniamo alle vicende di campo, sempre in riferimento a Crese Cup. Qual è il compagno che vorresti sempre avere nella tua squadra? Quale invece l’avversario che potrebbe metterti in difficoltà?

‘Pensandoci un attimo, nella mia squadra ideale deve esserci tassativamente Gianluca Velner, così oltre alla qualità oltretutto ho anche le spalle coperte quando c’è da difendere. Un avversario? Difficile inquadrarne uno in particolare, ma dovendo scegliere direi Daniel Tomizza, giocatore sempre all’altezza.’

Qual è la squadra più forte con cui hai partecipato al Crese Cup?

‘Direi senza alcun dubbio l’edizione disputata a Muggia con le Gomme Marcello, in pratica eravamo il Kras al completo, tutti giocatori forti con l’ulteriore affiatamento dovuto al campionato disputato assieme.’

Hai un tuo ‘Crese Team’ di tutti i tempi?

‘Questa credo sia impossibile (ride). Potessi, forse farei una mista delle prime due squadre con cui ho partecipato al Crese Cup. Mi vengono in mente ad esempio Pribaz, Liciulli, Di Donato, Francioni, Sasa Gulic, qualcun altro che ora non mi torna in mente, ad ogni modo tutti grandi giocatori.’

Parteciperai quest’anno? Se si, con quale obiettivo?

‘Con il torneo nel mese di giugno sicuramente parteciperò. L’obiettivo personale è un po’ anche statistico, dal momento che non ho mai preso parte a sei edizioni consecutive e quest’estate taglierei questo importante traguardo. Quanto al torneo, molto dipende dalla squadra, le ambizioni le intuisci quando sai chi saranno i tuoi compagni. Il divertimento è fondamentale sia chiaro, ma ciò non toglie che io scenda in campo sempre per cercare la vittoria.’

Emilio Ripari 

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Di seguito la finale del 2011 giocata da Gomme Marcello contro Izola

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