ULTIME NOTIZIE
logo-youtubelogo-facebooklogo-twitterlogo-emaillogo-telefono


Crese Intervista - Matteo Muiesan

In avvicinamento alla grande kermesse estiva in calendario nel mese di giugno, conosceremo un diverso calciatore Crese Cup ogni settimana. Ogni lunedi fino al via ufficiale dei tornei un ‘faccia a faccia’ con un giocatore che ha vissuto in prima persona le emozioni del torneo di calcio più chiacchierato in regione. Il nono protagonista del nostro viaggio è Matteo Muiesan, fresco campione nel torneo di Promozione con il suo Vesna, oltre che spauracchio dei portieri nelle passate edizioni Crese Cup.


Matteo, smaltita la 'sbornia' dopo il poker di Torreano che vi ha promosso in Eccellenza?

Quasi (ride)! direi che di festa ne abbiamo fatta ma non è certo finita, ne faremo ancora! prima però è doveroso pensare a giocare come si deve l'ultima partita di campionato, sarà di fronte al nostro pubblico pronto ed organizzato per festeggiarci, dobbiamo onorare l'impegno e regalare una degna chiusura di stagione ai nostri splendidi tifosi.



Un'annata fantastica, quella del Vesna. La vittoria finale era il vero obiettivo stagionale?

Guarda, ai nastri di partenza le avversarie cittadine (Zaule e Trieste Calcio) erano le più accreditate insieme a noi e al Torviscosa, poi l'abbiamo spuntata noi e ne siamo più che felici. La promozione diretta era nei nostri pensieri e in un certo senso ne eravamo piuttosto convinti, tant'è che già in alcune interviste a settembre avevo parlato di una squadra importante, costruita per puntare al salto di categoria. A gennaio poi la rosa già competitiva è stata ulteriormente puntellata, quindi non potevamo più nasconderci. E alla fine, abbiamo avuto ragione noi.



Il tuo percorso come calciatore è stato da autentico 'girovago dello stivale'. Quali sono a tuo parere le tappe più significative?

Di squadre ne ho girate parecchie, ma cercherò comunque di fare una sorta di selezione. Le panchine in C con la Triestina della prima era Costantini (1999/2000) sono state un'emozione indescrivibile, atmosfera fantastica anche da bordo campo. Nelle stagioni successive ricordo con grande piacere la serie C disputata a Imola, come anche la serie D con i pugliesi del Nardò, annata da 13 gol e ambiente spettacolare con una media di 5mila spettatori, pazzesco. Delle esperienze più recenti, rimangono sicuramente nel cuore i campionati vinti con l'Itala (in D) e la Manzanese (in Eccellenza) e poi certo, nonostante l'epilogo sfortunato, la scorsa stagione con l'Unione è qualcosa che fa venire la pelle d'oca al solo pensiero.



Hai una perla da raccontare? Il super-gol della vita?

Più che una singola rete, visto il mio amore viscerale per i colori rosso-alabardati non potrò mai scordare due partite dello scorso anno, condite dalla mia firma sul tabellino finale. Il pomeriggio perfetto l'ho vissuto al "Rocco" contro il S.Luigi, vittoria condita da una mia tripletta, qualcosa di fenomenale. La serata perfetta è invece stata quella del vittorioso recupero con l'Ufm, sempre al "Rocco". Due a zero per noi, assist per il primo gol di Zetto e raddoppio firmato da me su pallonetto, gioia pazzesca.



C'è un giocatore, del passato o del presente, al quale ti ispiri pensando al tuo modo di interpretare il calcio?

Impazzivo vedendolo giocare ed ancora impazzisco riguardando le sue immagini del passato. Sia con la Fiorentina che con la Roma, la sua potenza devastante unita alla capacità di segnare in tutti i modi era qualcosa di esaltante. Il centravanti di cui parlo è il 'Re leone' Gabriel Omar Batistuta.



Parlando di Crese Cup, a quante edizioni hai partecipato?

Forse causa ferie ne ho saltata una (ride), quindi direi le ho fatte praticamente tutte! dal primo anno con pochissime squadre sul campo di Soncini, fino alle ultime edizioni di Muggia e Borgo San Sergio, con tantissime squadre ed un livello sempre più alto.



Hai qualche consiglio per migliorare la formula Crese Cup?

Probabilmente no, direi è quasi perfetto. Se pensiamo poi a come era partito e dove è arrivato ora dopo tanti anni, è segno che il lavoro se fatto con passione prima o poi ripaga sempre. Se proprio devo muovere un appunto, preferirei un torneo dal livello si molto alto, ma con giocatori quasi del tutto nostrani. Non sono con questo contrario all'utilizzo di giocatori stranieri, ci mancherebbe altro. Solo alcune compagini provenienti da oltreconfine possono vantare giocatori impiegati nella massima serie di calcio a 5, a livello tecnico e 'di passo' diventa un incontro inaffrontabile!



Delle edizioni vissute da protagonista, c'è un momento che metteresti su un piedistallo rispetto agli altri?

Lo vorrei tanto, ma a furia di secondi e terzi posti, sono più i momenti che forse preferisco dimenticare! ci provo ogni anno con squadre diverse, tant'è che Mattia Milazzi m'ha perfino soprannominato 'Ibra', per i frequenti cambi di maglia (ride)! dalla sua squadra di Miss Topolini nelle prime edizioni, fino a quelle più recenti con La Tecia, si cerca sempre di vincere la Crese Cup riuscendo però solo ad andarci molto vicino. Che dire, speriamo la prossima sia la volta buona!



A livello individuale, quale giocatore vorresti avere sempre nella tua squadra?

Guarda, per un attaccante come me l'ideale è un elemento tecnico, in grado di 'leggere' i miei movimenti e servirmi l'assist di conseguenza. Per questi motivi, oltre che per la tecnica sopraffina e per la grandissima persona che è, dico senza alcun dubbio Nicolò Giraldi. L'anno che giocai con lui era qualcosa di superbo, in pratica ogni assist era gol, roba solo da spingere la palla in porta.



L'avversario che invece vorresti evitare a tutti i costi?

Tra i vari intervistati credo sarà un plebiscito, sia lo si intenda come compagno di squadra da avere, sia si tratti dell'avversario da evitare. Immarcabile, pericolosissimo da ogni posizione, nel calcio 'a undici' come in quello 'a sette'. Christian Fantina, uno dei giocatori più temibili che conosca.



Appuntamento a quest'estate con Crese Cup?

Naturalmente! la squadra sarà quella dello scorso anno (La Tecia), con l'aggiunta di qualche piccolo 'ritocco' per migliorare il penultimo atto raggiunto la passata edizione. Come già detto in precedenza, dopo la vittoria tante volte sfiorata, quest'anno proveremo ad arrivare in fondo con tutte le nostre forze! poi, dal momento che con il Vesna mi son fatto la bocca al successo, perchè non provare anche con Crese Cup? Chissà mai che possa essere l'anno buono anche a Borgo San Sergio...

Ultima modifica il
Vota questo articolo
(2 Voti)
Altro in questa categoria: « Crese Intervista - Piero Manosperti
Torna in alto
Share on Myspace

hit counter joomla