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Crese Intervista - Theo Francini

In avvicinamento alla grande kermesse estiva in calendario nel mese di giugno, conosceremo un diverso calciatore Crese Cup ogni settimana. Ogni lunedi fino al via ufficiale dei tornei un ‘faccia a faccia’ con un giocatore che ha vissuto in prima persona le emozioni del torneo di calcio più chiacchierato in regione. Il sesto protagonista del nostro viaggio è Matteo Francini, uno degli attaccanti più prolifici sul sintetico di Borgo San Sergio, campione uscente Crese League con Zanutta, oltre che fresco scudettato nel 'Città di Trieste' nelle file del Beat Football Club. 

Lo scorso lunedì il nostro ospite era Vincenzo Romano, tuo compagno nel Beat. Avete smaltito i festeggiamenti per lo scudetto?

Direi di si dai. Chiaramente il momento speciale è stata la serata della conquista matematica del titolo, festeggiamenti con bottiglie nel post-partita oltre alla doverosa cena. Ci ritroveremo ancora comunque tra qualche giorno, per organizzare una serata nella quale celebrare questo successo così prestigioso. Una grande soddisfazione davvero, se penso che siamo arrivati davanti a squadre fortissime come Serbia Sport, Trattoria al Toscano o Brada Impex. 

In passato sei stato anche giocatore a undici. Quali sono state le tappe più significative del tuo percorso?

A Ponziana ho iniziato a dare i primi calci al pallone, rimanendo in quell'ambiente per una decina d'anni. Sono poi passato al San Luigi dove ho militato negli Allievi Regionali, per poi intraprendere l'avventura al Trieste Calcio, dove oltre all'esperienza con la Juniores ho militato un anno in Prima Squadra. Gli impegni di lavoro e, lo ammetto, un po' anche la fatica derivante dagli spazi di un campo a undici, m'han portato alla decisione di spostarmi sul sintetico a sette, più adatto a quelle che sono le mie caratteristiche, ossia la rapidità negli spazi stretti e l'esplosività in fase conclusiva. Scelta col senno di poi azzeccata, dal momento che quella vinta recentemente con il Beat F.C., è la terza coppa Città di Trieste che posso vantare nella mia personale bacheca. 

Hai una perla da raccontare? Un gol di quelli che non dimenticherai mai?

Guarda, di gol ne ho sempre realizzati in buon numero, pur non arrivando mai a conquistare il titolo di capocannoniere. In compenso, più di una volta m'è capitato di ricevere la palma di miglior giocatore. In tal senso ricorderò sempre con orgoglio il torneo disputato ad Aiello ai tempi della Juniores del Trieste Calcio, la finale con l'Udinese purtroppo persa ai supplementari, ma con la personale ricompensa di venire riconosciuto miglior giocatore di quella manifestazione. Una grande soddisfazione. 

C'è un giocatore, del passato o del presente, al quale ti ispiri pensando al tuo modo di interpretare il calcio?

Sono un cuore nerazzurro, gioco come attaccante e mi piace sfidare l'avversario nell'uno contro uno, oltre chiaramente a cercare la conclusione vincente. Per questo, anche se chiaramente è un paragone inarrivabile, cercavo e cerco ispirazione da Ronaldo (il fenomeno, non CR7). Il suo dribbling funambolico, la sua velocità pazzesca, un attaccante leggendario, fonte di ispirazione per tanti ragazzi, non necessariamente interisti.

 Parlando di Crese Cup, a quante edizioni hai partecipato?

Vivo il mondo Crese Cup dal 2006/2007, con un anno di sosta qualche estate fa, quindi ho preso parte su per giù a metà delle edizioni con varie squadre. Gomme Marcello, Serbia Sport, Zanutta s.r.l., segnando sempre molto. Soprattutto quest'ultima esperienza, vissuta da capitano, è stata particolarmente felice. Non solo per il successo finale (parliamo di Crese League), ma anche per la responsabilità che comporta indossare la fascia, qualcosa che mi fa sentire in dovere di caricarmi la squadra sulle spalle. 

Hai qualche consiglio per migliorare la formula Crese Cup?

Fondamentale premessa è che a me piace il calcio, pur 'rispettando' gli altri sport (mi piace molto anche il basket, ad esempio). Trovo quindi un bene che la formula di questa manifestazione sia a perta alle novità e ad altri sport ogni estate, permette a più gente di partecipare ed essere protagonista, divertendosi e puntando alla vittoria anche in discipline diverse dallo sport che più piace a me. Dal lato puramente calcistico, Crese Cup e League rappresentano grande competizione ed insieme equilibrio. Grandi squadre, livello ogni anno sempre maggiore, e poi il terzo tempo, momento anche questo unico ed irrinunciabile. Pensandoci bene, l'estate scorsa al chiosco abbiamo veramente speso una cifra notevole (ride)... 

Delle edizioni vissute da protagonista, c'è un momento che metteresti su un piedistallo rispetto agli altri?

Sicuramente, non ho dubbi. L'anno scorso ho conquistato la League con Zanutta s.r.l., ma più della semifinale e della finale, vinte con largo margine, il momento davvero esaltante sono stati i quarti di finale. Vittoria 4-3 contro Brada Impex, autentica corazzata del torneo. Successo epico perchè conquistato con l'uomo in meno per oltre metà secondo tempo, il fortino ha retto ed è stata una soddisfazione enorme. Non è stato facile resistere al rabbioso tentativo di rimonta di giocatori tecnicamente validissimi, cito Gruijc giusto per rendere l'idea, ma anche per questo motivo quella serata è stata così speciale, dandoci poi carica a mille verso la conquista del trofeo.

 A livello individuale, quale giocatore vorresti avere sempre nella tua squadra?

Guarda, volessi allinearmi ad un parere magari scontato, direi Christian Fantina. Premesso questo, scelgo alcuni dei miei compagni della scorsa Crese League, ognuno per caratteristiche diverse. Sandro Chen, Cramersteter, Jimmy Rosero, Sandi Besic (che sarà con noi nella prossima Crese League), e poi naturalemtne Alessandro Noto, anche per i consigli tecnici dalla panchina. Se poi come allenatore c'è Allessandro Maio, direi che il quadro è perfettamente completato. 

L'avversario che invece vorresti evitare a tutti i costi?

Domanda difficile, ma un nome su tutti ce l'ho. Nonostante l'età non più giovanissima ha ancora una freschezza atletica invidiabile, quando penso al calcio a sette un autentico incubo è Sasa Djuricic. Avversario infernale. Tecnica sopraffina, gioco di gambe che lo rende immarcabile nell'uno contro uno, freddezza glaciale anche davanti al portiere più dotato ed esperto. Giocatore veramente eccezionale. Quando ti punta non sai mai da che parte andrà, pazzesco!

 Appuntamento a quest'estate con Crese Cup?

Certamente. Sicuramente farò la Crese League, ma ci sono buone possibilità di prender parte anche alla Crese Cup, col Centro Revisioni Padriciano di Chicco Del Prete e Andrea Maiani. Quando inizio un torneo l'ambizione è sempre quella di puntare al massimo risultato e, visto l'anno scorso e il fatto che sulla carta anche quest'estate farò parte di due ottime squadre, l'idea dell 'double' mi solletica non poco...

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