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Crese Intervista - Vincenzo Romano

In avvicinamento alla grande kermesse estiva in calendario nel mese di giugno, conosceremo un diverso calciatore Crese Cup ogni settimana. Ogni lunedi fino al via ufficiale dei tornei un ‘faccia a faccia’ con un giocatore che ha vissuto in prima persona le emozioni del torneo di calcio più chiacchierato in regione. La quinta tappa del nostro viaggio ci porta a tu-per-tu con Vincenzo Romano, autentico cecchino sui calci piazzati, oltre che vincitore del Crese Cup due anni fa con la maglia di Echocasa. 

Quest'anno vivi il calcio a livello non agonistico, ti manca il campo 'a undici'?

Diciamo che ho pensato di prendermi un anno sabbatico, dedicandomi al calcio a sette. Con il Beat F.C. siamo a un punto dalla matematica conquista del Città di Trieste, mentre nella serie A della Coppa Trieste siamo a metà classifica, con una squadra composta per lo più da amici e con meno ambizioni d'alta quota. Il calcio a undici mi manca ma con questi tornei la nostalgia la sento sicuramente meno, comunque sia mai dire mai, quest'estate valuterò e magari ritornerò a calcare 'il campo grande'.. 

Parlando del tuo percorso a undici, quali sono le tappe più significative nel tuo percorso?

Non posso che ricordare con grande piacere la lunga storia col S.Luigi, dall'intera trafila nel settore giovanile all'esordio in Prima Squadra in Eccellenza. Porto poi nel cuore la promozione dalla seconda alla prima categoria col Sistiana, oltre all'ultimo anno disputato col Domio, gruppo formato per gran parte da amici anche fuori dal campo, tant'è che quest'anno li seguo e faccio il tifo per loro, a volte anche come accompagnatore. 

Hai una perla da raccontare? Un gol di quelli che non dimenticherai mai?

Si, e risale ai tempi del Sistiana. La premessa doverosa è la clamorosa rimonta di quel campionato, quart'ultimi al giro di boa, quarti a fine campionato con la successiva vittoria nei playoff. Prima il gol del 2-0 nello spareggio col Breg, poi la punizione da trenta metri che sbloccò la partita col Talmassons, vinta poi 3-1. Sono soddisfazioni ed emozioni che non potrò mai dimenticare.  

C'è un giocatore, del passato o del presente, al quale ti ispiri pensando al tuo modo di interpretare il calcio?

Da juventino, oltre che da giocatore tatticamento sistemato 'tra le linee' di centrocampo e attacco, dico sicuramente Alex Del Piero. Avendolo ammirato nei suoi periodi più fulgidi, un giocatore straordinario, al quale spesso ho cercato di ispirarmi. 

Parlando di Crese Cup, a quante edizioni hai partecipato?

Qualche anno di pausa l'ho avuto, ricordo le prime due edizioni in Via Soncini, oltre agli ultimi anni tra Borgo San Sergio e Muggia. Non credo di ricordare precisamente il numero, ma su tredici edizioni almeno 6-7 le ho fatte. 

Hai qualche consiglio per migliorare la formula Crese Cup?

Guarda, per me che ho vissuto Crese Cup fin dalle prime edizioni, direi che la direzione intrapresa è sicuramente quella giusta. Bravo Mattia Milazzi a credere nel progetto, sviluppandolo ed ampliandolo ogni estate. Bellissimo anche il contorno grazie alle foto, alle telecronache live, allo spazio enogastronomico che permette di intrattenersi con amici che magari partecipano al torneo di volley, piuttosto che a quello di basket. Se posso dare un consiglio, è quello di continuare su questa strada. 

Delle edizioni vissute da protagonista, c'è un momento che metteresti su un piedistallo rispetto agli altri?

A prescindere dall'edizione vinta dal Tritolo, nella quale ero in rosa ma partecipando marginalmente, metto sul piedistallo sicuramente la vittoria con Echocasa due anni fa. Mai battuti nel corso dell'intero torneo, un pizzico di fortuna agli ottavi e ai quarti con le vittorie ai supplementari, ma nel complesso a mio parere campioni di quell'edizione con pieno merito. 

A livello individuale, quale giocatore vorresti avere sempre nella tua squadra?

Dopo un infortunio sta riprendendo a giocare in questo periodo con una certa continuità, e speriamo così di averlo a disposizione per l'edizione ormai alle porte. Giocatore fortissimo oltre che amico fuori dal campo, nella mia squadra vorrei sempre avere Stefano Gherbaz. 

L'avversario che invece vorresti evitare a tutti i costi?

Risposta probabilmente non scontata, ma l'avversario come squadra più che come individualità, è EdilMuggia. Tanti elementi del Domio, da un lato amici, ma dall'altro giovanotti terribili che con la loro corsa ed energia mettono in difficoltà ogni avversario, noi compresi. Fichera, Puzzer, Vescovo, Benvenuti, solo per citarne alcuni, elementi di un'avversaria sempre durissima da affrontare. 

Appuntamento a quest'estate con Crese Cup?

 Ci sarò sicuramente. Non essendo tesserato farò la Crese League a pieno regime, con l'idea di andare più avanti possibile. Stiamo allestendo chiaramente anche la squadra per Crese Cup, dove sarò più accompagnatore che giocatore. Il sogno sarebbe quello di ripetere il trionfo di due estati fa con Echocasa, ma si tratta pur sempre di un torneo, quindi se le cose dovessero andare non proprio secondo i piani, non ne faremo un dramma. Certo, se poi si inizia a vincere, chi non ci prenderebbe gusto... 

Emilio Ripari

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